Si prospetta un venerdì di disagi a causa di uno sciopero generale indetto dal sindacato Si Cobas contro la guerra in Medio Oriente, che coinvolgerà tutti i settori pubblici e privati per l’intera giornata. Oltre ai trasporti, sono interessate anche la sanità e la scuola.
L’agitazione sindacale potrà avere ripercussioni sulla circolazione ferroviaria.
“Il servizio regionale, suburbano, la lunga percorrenza e il servizio aeroportuale potranno subire variazioni e/o cancellazioni – si legge in una nota di Trenord – Saranno in vigore le fasce orarie di garanzia dalle 6 alle 9 e dalle 18 alle 21, durante le quali viaggeranno i treni compresi nella lista dei “Servizi Minimi Garantiti””.
I treni con partenza prevista dalla stazione di origine entro le 23.59 e con arrivo previsto nella destinazione finale entro le 00.59 arriveranno fino a termine corsa.
Nel caso di cancellazione dei treni del servizio aeroportuale, saranno istituiti bus senza fermate intermedie tra Milano Cadorna e Malpensa Aeroporto per il Malpensa Express, e tra Stabio e Malpensa Aeroporto.
Trenord annuncia che saranno possibili ripercussioni anche a conclusione dello sciopero.
Per ora Atm non ha confermato la sua adesione, dunque le corse di metro, tram e autobus a Milano dovrebbero essere garantite.
L’agitazione potrebbe estendersi anche negli ospedali, negli ambulatori e nei centri medici, dove sono rischio visite ed esami programmati, e al mondo della scuola.
I sindacati proseguiranno la mobilitazione il giorno seguente, sabato 24 febbraio, con una manifestazione organizzata a Milano, che prevede un maxi corteo pro Palestina, da piazzale Loreto al Duomo, a partire dalle 14.30.