Futuro dell’asilo Sant’Elia. Collaborazione tra Comune di Como e Politecnico per l’Asilo Sant’Elia, gioiello razionalista chiuso da cinque anni e ormai preda del degrado e utilizzato anche come rifugio dai senzatetto.
Lo scorso 10 gennaio, come spiegato con un post sui social dall’assessore alla Cultura del Comune di Como Enrico Colombo, è stato organizzato un sopralluogo nella struttura con il collega di giunta Maurizio Ciabattoni, i tecnici dei settori cultura e opere pubbliche, la Soprintendenza e il Politecnico di Milano.
“In questa settimana la giunta del Comune di Como ha deliberato la collaborazione con il Politecnico per ricomporre le vicende architettoniche dell’opera di Terragni”.
Nei giorni scorsi infatti il Politecnico ha chiesto la collaborazione dell’amministrazione comunale per realizzare un Laboratorio di Progettazione Finale del corso di Laurea in Architettura. La collaborazione infatti consiste dell’apertura e messa a disposizione dei docenti e degli studenti del Politecnico che frequentano appunto il laboratorio in questione degli spazi dell’asilo Sant’Elia. Il laboratorio di progettazione incentrato sul capolavoro di via Alciato ipotizzerà inoltre un programma di diagnostica e un eventuale intervento conservativo, e anche una proposta di riuso del compendio. Un primo passo sembrerebbe verso il recupero della struttura abbandonata.
I giorni individuati per l’accesso da parte di studenti e docenti nell’edificio per poter effettuare i rilievi sono il 4, l’11 e il 18 marzo dalle 09.30 alle 17.30. Inoltre il 27 maggio è prevista una giornata di workshop al Politecnico con la presentazione dei lavori del laboratorio.
Intanto sono diverse le ipotesi sul futuro della struttura: potrebbe tornare a essere una scuola oppure diventare una sede espositiva. La scuola dell’infanzia è chiusa dal 2019, i bambini frequentano un’altra struttura. Il cantiere era stato avviato e poi sospeso. Quindi si sono susseguiti annunci e contatti ma da tempo è tutto fermo.