Un pozzetto nascosto che riversava illecitamente nel suolo le acque derivanti dalle lavorazioni del cantiere della variante della Tremezzina, nell’area di Griante. Il presunto illecito è stato accertato dalla polizia e dall’Arpa durante un controllo congiunto dei lavori per l’opera viabilistica sul lago di Como. Il capo cantiere con delega all’ambiente è stato denunciato a piede libero.
L’8 febbraio scorso, gli operatori della divisione di polizia amministrativa e di sicurezza della questura di Como, con il personale dell’Arpa, l’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente, hanno effettuato un controllo nel cantiere della variante della Tremezzina, ai lavori per lo svincolo di Griante. L’attenzione è stata concentrata in particolare sullo smaltimento delle acque derivanti dai processi di lavorazione.
I poliziotti e i tecnici dell’Arpa, supportati anche da personale della stazione carabinieri della Tremezzina, hanno accertato che – secondo quanto riferito dalle forze dell’ordine – nel cantiere era stato ricavato un pozzetto, nascosto da stracci, ferri e manufatti di calcestruzzo, in cui era stato convogliato un tubo flessibile. Il tubo scaricava acqua proveniente dalla galleria direttamente nel suolo e sottosuolo.
Le acque raccolte in galleria, considerate acque di processo che la società appaltatrice gestisce come rifiuti, venivano in pratica convogliate in un pozzetto nascosto all’interno del cantiere. Immediata l’indicazione di interrompere lo sversamento illecito.
Controllato anche un secondo scarico, proveniente da una galleria in cui attualmente i lavori sono sospesi. L’acqua, che confluisce in un tombino sulla sede stradale, è stata campionata dai tecnici dell’Arpa, che stanno effettuando controlli.
Il capo cantiere con delega all’ambiente, un 46enne residente in provincia di Potenzia, è stato denunciato a piede libero con l’accusa di smaltimento illecito dei rifiuti, in base al Codice dell’Ambiente. “Il monitoraggio – fanno sapere dalla questura di Como – continuerà per assicurare che i lavori di costruzione dell’importante infrastruttura comasca proseguano nel pieno rispetto dell’ambiente”.