Una giornata per ricordare i massacri delle Foibe e l’esodo della popolazione italiana da Istria, Fiume e Dalmazia nel secondo dopoguerra. L’istituzione del Giorno del Ricordo 20 anni fa, nel 2004. “Questa triste pagina non sia mai più dimenticata” è il messaggio del parlamentare comasco della Lega Eugenio Zoffili. Ad Albate la commemorazione organizzata dal Comune in collaborazione con l’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia, a cui hanno presenziato anche il sindaco Rapinese e il prefetto Polichetti. Sotto la pioggia anche la cerimonia commemorativa a Cantù, a Villa Calvi nel Parco Martiri delle Foibe.
“Noi ricordiamo la nostra gente che ha lasciato la propria terra solamente per rimanere italiana – ha affermato Luigi Perini, Presidente Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia – gente che ha sofferto l’inverosimile, anche andando in esilio, per difendere la propria identità”.
Presenti a Villa Calvi anche il sottosegretario al ministero dell’Interno Nicola Molteni, il sindaco di Cantù Alice Galbiati e il sindaco di Figino Serenza Roberto Moscatelli. Alla commemorazione anche chi quell’esodo l’ha vissuto in prima persona. “Io sono un’esule istriana nata a Figino – ha detto una cittadina di Figino Serenza – e sono orgogliosa di esser istriana. Ricordo tutto quello che è successo e vengo a questa ricorrenza molto volentieri”. “Sono nato a Isola d’Istria – ha raccontato un cittadino – siamo venuti via da lì nel 1955, quando ci siamo sentiti stranieri in casa nostra. Arrivato qui sono stato in campo profughi e poi in collegio. Mi sento italiano e mi fa piacere ricordare quello che abbiamo vissuto”.