(ANSA) – TRENTO, 07 FEB – "È stato fatto quello che si doveva fare". A dirlo all’ANSA, dopo l’uccisione dell’orso M90, è il presidente della Comunità della Valle di Sole, e sindaco di Rabbi, Lorenzo Cicolini. Insieme ad altri sindaci della zona, poco più di una settimana fa, dopo che M90 aveva seguito una coppia nei boschi vicino a Mezzana, Cicolini aveva inviato una lettera al presidente della Provincia di Trento Maurizio Fugatti e all’assessore provinciale con delega ai grandi carnivori Roberto Failoni. "Le iniziative fin qua intraprese, non hanno, evidentemente, prodotto i risultati sperati finalizzati a correggere i comportamenti di assuefazione all’uomo", si legge nella lettera inviata. "Non vogliamo e non possiamo più accettare tali situazioni di pericolo e di paura per i cittadini e i frequentatori della valle. A noi Sindaci – così la lettera – spetta fra l’altro garantire l’incolumità e la sicurezza dei nostri cittadini e chiediamo pertanto semplicemente che il plantigrado in questione venga allontanato in modo definitivo dai boschi della Val di Sole e del Trentino, nei modi che la Provincia sceglierà, ma nei tempi più stretti possibile". Nella lettera, i sindaci della Val di Sole segnalavano anche "la presenza di un altro nella frazione di Bolentina di Malè, che si sta aggirando continuamente vicino alle case e che sta terrorizzando i residenti che abitano il piccolo borgo. Anche questo esemplare, seppur non ancora radiocollarato, deve essere allontanato dai boschi". Prosegue anche l’installazione di cassonetti anti-orso in valle. "Abbiamo avuto la delega per installarli. In tantissimi comuni ci sono già, in altri li stiamo posizionando. Possiamo dire che, per la primavera, nei posti più sensibili è tutto a posto", spiega Cicolini. (ANSA).