Alle idee si risponde con le idee. La violenza si commenta da sé.
Stamattina, entrando in redazione, quando ho letto “giornalisti kapò” e “Andrea Bambace servo nazista” ho pensato che se questi cavernicoli mi attaccano, vuol dire che sto andando nella direzione giusta. Questi ignoti (credo e spero non per molto), vandali, scribacchini non fanno altro che rinfrancarmi – se mai ve ne fosse stato bisogno – sulla bontà della nostra linea editoriale.
Qual è questa linea? Semplice: durante la pandemia abbiamo sempre sostenuto la campagna vaccinale. Durante il periodo del green pass, ci siamo rifiutati di dare spazio e credito al magma di complottisti e fanatici che berciava di autoritarismi e idiozie simili.
Una persona normale, con idee pur distanti, risponde nell’ambito della civiltà. La nostra redazione riceve ogni giorno decine di telefonate e di mail. Io stesso sono sempre pronto a rispondere ai cittadini che vogliono confrontarsi sulla nostra linea.
Non solo: una buona parte delle nostre trasmissioni, in diretta, prevede le telefonate in studio senza filtro. Le occasioni di confronto e perché no, di scontro tra idee – sempre nel solco della civiltà – non mancano.
Ma per confrontarsi sulle idee servono civiltà e coraggio. Per incappucciarsi di notte e scrivere delle bestiate su un muro invece è sufficiente un pizzico di vigliaccheria, e il gioco è fatto.
Voglio ringraziare tutte le persone – istituzioni, politici di ogni ordine e schieramento, cittadini, ma soprattutto i colleghi della stampa locale – che hanno espresso solidarietà a me e alla redazione.
Sono intimidito? No. Affatto. Ci mancherebbe. Scriverei altre cento volte quello che ho scritto nei mesi passati. Piuttosto, sono infastidito dall’operato di Madre Natura. Ogni anno sulla Terra si estinguono cinquanta specie, tra le quali animali bellissimi e preziosi: gli imbecilli, purtroppo, non si estinguono mai.