(ANSA) – REGGIO CALABRIA, 01 FEB – I Vescovi della Calabria, nel corso della riunione della Conferenza episcopale regionale, presieduta dall’Arcivescovo di Reggio-Bova, monsignor Fortunato Morrone, hanno espresso "grande preoccupazione per il disegno di legge sull’autonomia differenziata approvato in Senato nei giorni scorsi". Secondo i presuli calabresi, riferisce un comunicato, "il provvedimento, che trasferisce alcune funzioni agli enti locali, rischia di diventare motivo di ulteriore divario tra Sud e Nord e tra aree sviluppate e regioni più povere, minando il principio di unità e solidarietà e compromettendo il diritto alla salute, all’istruzione e l’accesso ai servizi essenziali che lo Stato dovrebbe garantire in forma eguale a tutti i cittadini. La determinazione dei Livelli essenziali di prestazione (Lep), prevista dal disegno di legge, ricorda l’esperienza fallimentare dei Livelli essenziali di assistenza (Lea) che, come è facilmente riscontrabile, non hanno assicurato un’uniformità del Servizio sanitario nazionale". "Queste misure, invece – hanno affermato ancora i vescovi – vengono presentate come utili soltanto per giustificare una formale uguaglianza di trattamento, ma in verità coprono un’inaccettabile disparità che ricorda la famosa espressione orwelliana ‘alcuni sono più uguali degli altri’". (ANSA).