(ANSA) – LONDRA, 31 GEN – Ennesima retromarcia del Labour britannico di Keir Starmer sul programma progressista sventolato in passato. Deciso a cavalcare i sondaggi favorevoli puntando sull’auspicio di un definitivo sfaldamento Tory in vista delle elezioni politiche previste quest’anno, e a esprimere posizioni sempre più rassicuranti per l’establishment e gli elettori moderati, il maggiore partito d’opposizione del Regno ha cambiato idea nelle ultime ore pure sulla reintroduzione di un qualunque tetto sui contestati bonus e compensi d’oro attribuiti ai banchieri della City. Il tetto "non sarà ripristinato", ha tagliato corto Rachel Reeves, cancelliera dello Scacchiere del governo ombra di Starmer e garante d’una linea di politica economica sostanzialmente liberale, dopo essere stata già irriducibile avversaria interna alla svolta a sinistra dell’ex leader laburista Jeremy Corbyn. "Il limite sui bonus dei banchieri – ha detto Reeves alla Bbc – è stata la cosa giusta da fare in risposta alla crisi finanziaria (del 2008) e mentre si ricostruivano le finanze pubbliche. Ma tutto questo è il passato e noi non abbiamo intenzione di riportarlo indietro poiché vogliamo far prosperare il settore dei servizi finanziari" britannici anche nel dopo Brexit. I media notano peraltro come la stessa Reeves e Starmer avessero criticato solo poco più di un anno fa l’abolizione del tetto – imposto a suo tempo nel Regno Unito sulla scia di quanto fatto dall’Ue entro il limite di bonus massimi non superiori al 200% della retribuzione annua dei super manager – attuata a fine 2022 dall’effimero governo Tory di Liz Truss in piena euforia iperliberista. E come questa nuova inversione a U rischi ora di suscitare malcontento non solo nella sinistra interna (marginalizzata in questa fase), ma anche in settori dell’elettorato tradizionale del partito. Mentre sul fronte della politica estera, stando al Guardian, il Labour inizia a temere di perdere pure parte del sostegno di milioni di elettori britannici musulmani per la parallela posizione di Starmer sull’azione militare condotta da Israele nella Striscia di Gaza palestinese: posizione allineata finora a quella del governo conservatore di Rishi Sunak. (ANSA).