Allo Stadio Sinigaglia sono iniziati i lavori per abbassare le torri faro al fine di limitare l’interferenza con gli idrovolanti. Un’operazione propedeutica all’agibilità dei nuovi mille posti messi a disposizione dei tifosi lariani. I seggiolini sono già stati montati dal novembre scorso, ma manca ancora l’agibilità e quindi la possibilità di utilizzo.
La scorsa settimana negli uffici di ENAC (Ente Nazionale per l’Aviazione Civile), all’aeroporto di Malpensa, si è svolta una riunione. Presenti l’assessore alle Opere Pubbliche del Comune di Como, Maurizio Ciabattoni, i rappresentanti del Como 1907, il responsabile della sicurezza dell’Aero Club di Como, Giorgio Porta e il dirigente del Settore Opere Pubbliche di Palazzo Cernezzi, Luca Noseda.
“Per limitare l’interferenza delle torri con il volo degli idrovolanti – spiegava una nota del Comune – è stato stabilito di procedere in tempi brevi alla riduzione dell’altezza delle torri faro dello Stadio Sinigaglia. Riduzione che si è resa possibile grazie all’intervento del Como 1907 che, attraverso la sostituzione delle lampade installate, ne ha abbassato il “punto di proiezione”. Oggi, dunque, i lavori all’impianto cittadino.
La questione si trascina da anni. A frenare l’utilizzo delle sedute è stata l’altezza di un riflettore, quello in particolare che si trova vicino all’Hangar. Sulla delicata questione si attendeva il parere dell’Enac, che è arrivato la scorsa settimana.
Le parole del sindaco: “Siamo a buon punto”
Il sindaco di Como, Alessandro Rapinese, ha spiegato nei giorni scorsi che: “Il Comune non sta perdendo tempo e lavora in piena sinergia con tutti gli attori coinvolti in questa delicata partita”. E poi sull’utilizzo dei nuovi seggiolini ha ribadito: “Il problema non è risolto ma, parlando in termini sportivi, se fosse una gara saremmo a un passo dal traguardo. E’ chiaro che si parla di sicurezza, di normative, di amministrazione pubblica e di disposizioni aeree e tutto deve quadrare”.
“Bisogna risolvere la questione con Enac non solo per il presente ma anche per il futuro. Sono fasi delicate – ha concluso il primo cittadino – per 40 anni non si è fatto nulla, ora stiamo facendo tutto ciò che è in nostro potere ma non è una cosa che decidiamo soltanto noi, non vedo l’ora, da sindaco e da tifoso, di poter portare mille amici in più a vedere il Como”.
Peraltro in occasione dell’ultima partita casalinga dei lariani, sabato scorso, era comparso uno striscione in cui i tifosi avevano scritto: “Aumentate la capienza, è finita la pazienza”.