(ANSA) – MILANO, 27 GEN – "Continua a persistere una condizione di indecoroso degrado delle carceri" del distretto della Corte d’Appello di Milano: nel 2023 l’indice di sovraffollamento "è salito dal 128,5% al 131,8%, contro" quello "nazionale del 119%". E’ in dato allarmante denunciato oggi dal presidente della stessa Corte d’Appello Giuseppe Ondei nel discorso inaugurale dell’anno giudiziario. Tale situazione, per il presidente Ondei, è "in palese violazione del principio costituzionale secondo il quale le pene non devono consistere in trattamenti contrari al senso di umanità". Nel dettaglio dai dati forniti emerge che i "detenuti del distretto sono 8.690 e di questi il 22% è in attesa di giudizio: la percentuale femminile è del 5% mentre quella degli stranieri è del 46%." "ln parallelo al sovraffollamento carcerario – prosegue – è aumentato anche del 43 % (da 6.834 a 11.989) il numero dei condannati che scontano la pena all’esterno del carcere". A questo proposito, va sottolineato, che "la maggior parte dei provvedimenti del Tribunale di Sorveglianza ha riguardato l’affidamento in prova al servizio sociale, la detenzione domiciliare e la semilibertà ossia istituti con i quali si privilegia una visione illuminata della pena come rieducazione, più che come mera sanzione" (ANSA).