(ANSA) – MILANO, 25 GEN – Il Tribunale del Riesame di Milano ha dichiarato "inammissibile" il ricorso presentato da Martinina srl, la società con sede a Salerno che gestiva fino a metà dicembre scorso il centro di permanenza rimpatri di via Corelli a Milano, contro il sequestro del ramo d’azienda, disposto d’urgenza dai pm Paolo Storari e Giovanna Cavalleri e confermato dal gip Livio Cristofano nell’inchiesta per frode e turbativa che ha fatto emergere le condizioni "disumane" per i migranti. La decisione dei giudici Amicone-Alonge-Magelli è arrivata dopo l’udienza del 12 gennaio di discussione sul ricorso, presentato dal legale Michele Sarno. Il Cpr, dopo la convalida del sequestro il 21 dicembre, è gestito ora da un amministratore giudiziario, il commercialista Giovanni Falconieri. Il gip, tra l’altro, con un altro provvedimento distinto, sempre su istanza dei pm, ha disposto anche il divieto per la srl di contrattare con la pubblica amministrazione per un anno. Gli inquirenti, dopo un’ispezione nel Cpr il primo dicembre, hanno scoperto anche che la Prefettura di Milano, il 13 novembre, aveva "rinnovato il contratto" con l’azienda – che aveva già vinto l’appalto da circa 4,4 milioni di euro nel 2022 – per la gestione del Centro per un altro anno, fino al 31 dicembre 2024. Da qui la necessità, per la Procura, di bloccare "la situazione di illegalità in atto" che "ha pesanti conseguenze" sui migranti. (ANSA).