“Eravamo in casa. Di notte. Entrambi sotto l’effetto di cocaina”. Inizia così la drammatica testimonianza resa da giovane donna, oggi in Tribunale a Como, nel corso di un processo che si è concluso con la condanna a 3 mesi per minacce aggravate dell’ex fidanzato inflitta dal giudice Nicoletta Cremona. “Sono stata insieme a lui circa un anno – ha raccontato in aula la ragazza – quella notte dell’agosto del 2012 avevamo fatto uso di cocaina”. I ricordi di quelle ore affiorano e, passo dopo passo, la giovane ricostruisce una notte di droga, paura e violenza. “Cercava di afferrarmi, pensava che fossi d’accordo con la polizia. Maneggiava un cavo del telefono. Sono scappata, mi sono chiusa in una stanza e lui cercava di svitare gli infissi pur di entrare”. La ragazza racconta anche una serie di minacce agghiaccianti: “Se mi lasci ti sfregio”. E ancora: “Mi piace picchiare fino alla morte”.
La donna riesce a sfuggire scavalcando il balcone, e all’esterno incontra il fidanzato che viene verso di lei. In mano ha un coltello da cucina lungo trenta centimetri. Ma lei riesce a scappare. Mettendo così fine alla notte da incubo.