(ANSA) – FIRENZE, 20 GEN – Oltre 500 persone si sono riunite a Firenze per commemorare la figura di Daisaku Ikeda, maestro buddista, filosofo e presidente onorario della Soka Gakkai, scomparso a Tokyo il 15 novembre scorso. In suo onore si è svolta una cerimonia di omaggio nazionale nel Salone dei Cinquecento a Palazzo Vecchio. Ikeda, è stato ricordato, ha dedicato la sua vita alla promozione dei valori di pace, dialogo e comprensione reciproca e la sua eredità è viva nei 100mila fedeli di questo movimento buddista laico in Italia. Ikeda ha visitato l’Italia otto volte, nel 1981 arrivò per la prima volta a Firenze e nel 2007 il sindaco Leonardo Domenici attribuì a Ikeda il Sigillo della pace e nel 2017 il Consiglio comunale di Firenze gli conferì la cittadinanza onoraria. Alla commemorazione è intervenuto Dario Nardella, sindaco di Firenze per il quale "ricordare il maestro Ikeda oggi non significa solo ricordare il grande pensatore, filosofo, maestro e guida spirituale ma anche ricordare un uomo la cui dedizione concreta a promuovere la pace è stata una potente costante durante tutta la sua vita". Alberto Aprea, presidente dell’Istituto Buddista italiano Soka Gakkai, ha evidenziato il "suo instancabile impegno per la pace" con il quale "ha sempre cercato di costruire ponti di amicizia e fiducia in ogni parte del mondo, contrastando le forti correnti dell’isolamento e della divisione, spesso recandosi proprio lì dove l’impresa di abbattere i muri dell’incomprensione sembrava più difficile". Per Massimo Introvigne, direttore del centro studi sulle Nuove religioni, "nessuno ha fatto quanto Daisaku Ikeda per annunciare al mondo che il buddhismo non è una religione asiatica, ma universale". (ANSA).