(ANSA) – TARANTO, 15 GEN – La Guardia di Finanza di Taranto ha eseguito 29 ordinanze di custodia cautelare, 26 in carcere e tre ai domiciliari, firmate dal gip del tribunale di Lecce Angelo Zizzari su richiesta del pm Milto Stefano De Nozza della Dda, con accuse che variano dall’associazione di stampo mafioso al traffico di sostanze stupefacenti e al voto di scambio. Al centro dell’inchiesta, che coinvolge complessivamente 60 persone, un presunto clan operante nel comune di Statte. Tra le persone finite in carcere il sindaco di Statte Francesco Andrioli e gli assessori Ivan Orlando e Marianna Simeone, accusati di scambio elettorale politico mafioso aggravato, che avrebbero accettato la promessa di Davide Sudoso, considerato promotore del gruppo criminale, e Giulio Modeo (figlio di Antonio, detto il "Messicano", uno dei principali protagonisti della mala tarantina anni ’80) di procurare i voti (in occasione delle amministrative dell’ottobre 2021) in cambio di denaro, buoni pasto e favori al clan. (ANSA).