(ANSA) – BUENOS AIRES, 12 GEN – Personalità della scienza argentina hanno manifestato pubblicamente la loro opposizione contro il megadecreto del presidente Javier Milei sulla deregulation dell’economia e la privatizzazione delle principali aziende statali. Lo hanno fatto attraverso una lettera inviata ai media dove manifestano la loro "preoccupazione per la possibile perdita e logoramento delle capacità strategiche del Paese". Gli 80 scienziati e ricercatori enumerano nella missiva una serie di misure contenute nel decreto che a loro giudizio rappresentano "una condanna a morte di capacità nazionali che sono fondamentali per le possibilità di sviluppo nel futuro". Tra queste la derogazione di leggi a salvaguardia del territorio come quelle sulla Terra, sui Ghiacciai, sulle Foreste e la legge che regola e limita gli incendi indotti con fini produttivi. Tali misure, si legge nella nota "rappresentano un trasferimento senza precedenti di sovranità nazionale e una minaccia esistenziale alla sicurezza e alle possibilità di sviluppo economico, sociale e culturale dell’Argentina". "Siamo favorevoli all’inserimento economico dell’Argentina nel contesto globale, ma questo deve essere fatto con una visione strategica, difendendo l’interesse nazionale, proteggendo l’ambiente e salvaguardando le possibilità presenti e future legate al benessere del popolo argentino", conclude l’appello degli scienziati. (ANSA).