(ANSA) – MILANO, 11 GEN – Un nodo che dovrà essere sciolto nelle indagini sul caso del pandoro ‘Pink Christmas’ è quello della competenza territoriale ad indagare tra le Procure di Milano e Cuneo. Da quanto si è saputo, infatti, anche gli inquirenti della città piemontese hanno iscritto i nomi di Chiara Ferragni e di Alessandra Balocco nel registro degli indagati e, dopo la fase tuttora in corso di acquisizione e analisi delle carte sia a Milano che a Cuneo, ci sarà un confronto tra le due Procure per dirimere la questione della competenza. Le società di Ferragni, infatti, hanno sede nel capoluogo lombardo, mentre l’azienda dolciaria ha sede a Fossano, in provincia di Cuneo. Prima di iniziare a sentire a verbale i testimoni e gli indagati, dunque, si dovrà stabilire, anche attraverso interlocuzioni tra gli uffici, chi andrà avanti nelle indagini per truffa aggravata. Per ora entrambe le Procure hanno acquisito e stanno analizzando i documenti su quell’operazione di marketing che sarebbe stata mascherata come un’iniziativa benefica e che è stata già sanzionata dall’Antitrust. Intanto, la Gdf milanese potrebbe acquisire anche le denunce di consumatori, se arriveranno, nel fascicolo aperto dopo l’esposto del Codacons, presentato in oltre cento Procure. A Milano in questi giorni stanno arrivando per competenza tutti gli altri fascicoli aperti in altre parti d’Italia e le indagini, dunque, per ora si concentrano solo tra il capoluogo lombardo e Cuneo. Una delle questioni da accertare per stabilire la competenza ad indagare è il luogo dove sarebbe stato conseguito il presunto "ingiusto profitto", uno degli elementi, assieme al "danno", del reato di truffa. (ANSA).