Pepato mix tra politica nazionale e locale, ieri sera allo Yacht Club Como, dove il circolo culturale “Fucina Liberale” ha ospitato la giornalista Maria Giovanna Maglie e il docente di Storia e filosofia con lunga militanza “critica” nella sinistra comasca, Emilio Russo. Tema di strettissima attualità, il referendum sulla riforma costituzionale del prossimo 4 dicembre, con un chiaro invito a votare no. Ma anche le prossime elezioni comunali di Como sono al centro dell’attenzione.
Il presidente di “Fucina Liberale” Giovanni Sallusti non ha perso l’occasione per lanciare le ormai consuete bordate al centrodestra comasco: «Visto che in questi giorni alcuni colonnelli locali sembrano parecchio infastiditi dal fatto che esista luogo di riflessione e proposta per la città, chiarisco che fin dal nome Fucina Liberale non sta per aria, ma è radicata in un’insieme di valori e in un’area di appartenenza, che per noi coincide con la storia del territorio, quella liberale-popolare. Ma se i partiti del centrodestra si rinchiuderanno ancora fra tre segretari in quattro mura per decidere il futuro di Como, non faranno che aggravare il pantano recente, e noi non lo accetteremmo. Serve partire dalle idee, ed è esattamente quello che faremo noi, a partire da dicembre, con una serie di focus sui problemi locali che vadano a comporre una visione della città».
A Maria Giovanna Maglie è toccato il duro affondo sulla riforma costituzionale e l’appello per il no: «L’ultima volta che ho visto la Boschi ostentava una spilla con scritto “Clinton”. Vediamo se sul referendum le dice bene uguale. Questa è una riforma profondamente sbagliata. Anzi, fa schifo: è bene chiamare le cose col proprio nome. E mi chiedo come si sia potuta concepire così male. La nostra è una Costituzione di post-battaglia, d’emergenza, che avrebbe dovuto essere modificata da tempo a partire dalla prima parte e da quel “l’Italia è una Repubblica fondata sul lavoro” ma quella parte non si tocca. Chi ha scritta la riforma l’ha fatto creando le condizioni per non alzare più il sedere dalla sedia ma per come siamo messi oggi rischia di goderne il Movimento 5 Stelle, gente dal senso ancora più basso dello Stato. Rende ancora meno federalista uno stato centralista e non blocca l’ingerenza europea. Poi sono sconcertata dalla mancanza di conoscenza dei ruoli e delle istituzioni. Il Senato lo puoi eliminare, lasciando solo la Camera bassa, ma qui viene trasformato in un pollaio. Tu pensa il sindaco di Napoli, che fa abbastanza danno e ha da fare già così, diventa presidente della città metropolitana, senatore e sindaco»
Forti critiche alla riforma Boschi anche da Emilio Russo: «Le costituzioni si fanno per tenere coeso un Paese, non per rafforzare le posizioni dei Governi. Il Sì peraltro metterebbe una pietra tombale su un suo vero rifacimento. Con questa riforma, giusto per fare un esempio: se un sindaco avesse problemi per le Paratie li risolverebbe facendosi eleggere in Senato. Si è drammatizzato l’appuntamento del 4 dicembre, aprendo la strada alla speculazione straniera, dando l’impressione di essere senza alternativa: dopo di me il diluvio. Ma abbiamo risorse per sopravvivere sia in un senso che nella altro. Il problema di un Paese non è avere un governo forte ma avere uno Stato forte. Queste riforme tendono a indebolire sia Roma che gli enti locali. L’organizzazione della sanità in Italia è affidata alle Regioni. La Lombardia eccelle nel mondo, alte no. Bisogna fare attenzione a metter mani in queste materie».
Maria Giovanna Maglie, o del nome buono per tutte le stagioni.
Da craxiana di stretta osservanza – spadroneggiava in Rai, all’epoca di Bettino – alla destra; beh, a pensarci bene, non c’è contraddizione: Craxi non era certo socialista.
P.S. Chissà se questo mio commento dovrà aspettare fino a 4 giorni, come mi è già successo, prima di eesere moderato.
Saranno critici e forse poco ortodossi per la linea editoriale di ETV, i miei post, ma certamente non sono volgari e non raccntano balle.
Buon lavoro.
A chi di dovere.
Due rottami della Prima Repubblica, un tromboncino oramai sfiatato della Seconda ,una “Fucina” del nulla che si rivolge al nulla della destra comasca….grande confusione sotto il cielo…opportunità eccellenti.