Nel vasto mare dei rumors, delle indiscrezioni e delle mezze verità sulle candidature a sindaco di Como, oggi il Partito Democratico sembra aver messo un primo punto fermo: non ci sarà alcun Lucini bis nel futuro del centrosinistra. A pronunciare parole dal sapore pressoché definitivo su questo tema è stato questa mattina il segretario provinciale del Pd, Angelo Orsenigo, nel corso dell’assemblea provinciale di partito. Posizione poi confermata direttamente a nostra precisa domanda.
“In questo momento non possiamo guardare al futuro ripartendo da Mario Lucini – dice Orsenigo – Lui stesso, a giugno, con una nota stampa ufficiale, aveva già affermato di non volersi ricandidare a sindaco. E da quel momento per noi l’ipotesi di un bis non è mai esistita, il Pd non ha mai chiesto a Lucini di ricandidarsi e si è voltato pagina in maniera definitiva”.
Sul percorso per l’individuazione del successore dell’attuale sindaco di Como, Orsenigo ha poi aggiunto che “le primarie rimangono un’ottima soluzione ma sono uno strumento, non una scelta obbligata in qualsiasi condizione”.
Parole, queste, su cui potrebbe aver pesato anche l’aria di rivolta che nelle ultime ore si è registrata tra un gruppo di militanti e dirigenti under 35, che in caso di imposizioni dall’alto – e specialmente per un Lucini bis – sarebbe stato pronto a stoppare anche pubblicamente l’iniziativa. A favore della via maestra dele primarie sarebbero stati pronti a schierarsi – tra gli altri – anche il consigliere comunale di Como, Andrée Cesareo e l’assessore all’Urbanistica del Comune di Cernobbio, Daniele Lironi.