Unite all’improvviso da una tragedia ancora difficile da spiegare, le famiglie di Tiziana e Morgan, morti nell’auto caduta nel lago a Como la sera dell’Epifania, si sono sentite per esprimere reciproca vicinanza e sostegno. I parenti della 45enne di Cantù e del 38enne bergamasco attendono l’esito del lavoro della procura di Como per capire esattamente cosa sia accaduto in viale Geno, quando la vettura con a bordo la coppia è partita all’improvviso e ha sfondato il parapetto.
Le indagini
Domani il sostituto procuratore Giuseppe Rose, che coordina l’indagine, affiderà l’incarico per l’autopsia sui corpi di Tiziana Tozzo e Morgan Algeri. L’esame, che sarà eseguito al Sant’Anna dall’anatomopatologo Giovanni Scola, potrà aiutare a capire cosa sia accaduto e soprattutto accertare se il 38enne abbia avuto un malore, una delle possibili ipotesi per spiegare l’incidente. L’area del parcheggio di viale Geno in cui è avvenuto l’incidente è sotto sequestro. Tra gli accertamenti disposti dalla procura anche verifiche sul parapetto che è stato sfondato dalla Mercedes di Morgan Algeri e sulla panchina che è stata colpita e spostata dalla vettura. Gli inquirenti vogliono effettuare qualsiasi indagine utile a ricostruire il drammatico incidente. Nei giorni scorsi intanto, nel punto in cui Tiziana e Morgan hanno trovato la morte in quella che doveva essere una serata spensierata sono stati depositati fiori per ricordare le due vite spezzate.
Il legale
I genitori e la sorella di Morgan Algeri si sono affidati all’avvocato Giovanni Giorgino. “In questo momento drammatico uno dei primi pensieri è stato per la famiglia di Tiziana e per il figlio della donna – spiega il legale – Le due famiglie non si conoscevano, ma si sono sentite per scambiarsi reciprocamente solidarietà e vicinanza. Nessuna delle due riesce a ipotizzare un gesto che non sia ascrivibile a un problema del veicolo e c’è piena fiducia nell’operato della procura di Como”.
“Chiunque conosceva Morgan lo descrive come una persona estremamente seria e accorta, piena di vita e con la testa sulle spalle, preparato professionalmente e dal punto di vista umano solare e al di sopra di qualsiasi dubbio”, ribadisce il legale. “Attendiamo l’autopsia e gli esiti delle indagini – conclude Giorgino – Ribadiamo la piena fiducia nel lavoro della magistratura di Como”.