Trovare o affittare casa è un problema molto sentito non solo a Milano, ma in tutta la Lombardia. E Como non è da meno. “C’è una totale assenza di attenzione nei confronti della crisi abitativa” è la denuncia di Dario Esposito, coordinatore UIL del Lario.
Il sindacato ha chiesto al Comune di Como i dati sul patrimonio di edilizia residenziale pubblica e il risultato non è per nulla confortante. Su 777 immobili di proprietà del Comune, 221 sono sfitti in attesa di interventi di manutenzione o di messa a norma degli impianti tecnologici. Quasi uno su tre. 506 alloggi invece sono dati in affitto o assegnati in gestione al Settore Politiche Sociali, 11 sono occupati abusivamente e in 39 sono in corso lavori di manutenzione.
A pagarne le conseguenze, spiegano da Uil, sono soprattutto i lavoratori, che a causa di lavoro povero, inflazione e rialzo dei tassi, non riescono a permettersi una casa.
In città costi alti sia per acquisti che affitti
A dicembre 2023, per acquistare un alloggio dentro la città di Como il costo medio è di oltre 2mila 700 euro al metro quadro. In provincia invece il costo scende, ma resta comunque di poco più alto dei 2 mila euro, registrando un aumento del 2.5% rispetto al 2022. A Como anche gli affitti sono tra i più cari in Lombardia. In città si paga 15 euro al metro quadro, 3 euro in meno in provincia, dove c’è stato un incremento del 16% rispetto al 2022.
“Non c’è attenzione al problema da parte del Governo” attacca Esposito, ricordando anche il mancato rinnovo delle agevolazioni fiscali per l’acquisto della prima casa per gli under 36. “I cittadini non hanno più tutele e vengono lasciati in preda al libero mercato” aggiunge Esposito.