(ANSA) – MILANO, 08 GEN – Servono ulteriori indagini, e in particolare "un approfondimento di natura medico-legale", sul caso della strana morte del ginecologo campano Stefano Ansaldi, trovato sgozzato il 19 dicembre 2021 vicino alla stazione Centrale di Milano. Lo ha deciso il gip Ileana Ramundo, accogliendo la richiesta dei familiari del 65enne, rappresentati dagli avvocati Luigi Sena e Francesco Cangiano, mentre la Procura aveva chiesto l’archiviazione. I nuovi accertamenti dovranno stabilire se il taglio alla gola "rimandi scientificamente ad un gesto autolesivo", come ipotizzato dai pm, "ovvero ad un evento omicidiario", come sostenuto dalla famiglia. Per il giudice "suscita perplessità la ricostruzione nei termini di un gesto autolesivo", ossia del suicidio, "alla luce delle osservazioni riportate" in alcuni passaggi delle relazioni dei consulenti dei familiari del ginecologo, i professori Fernando Panarese e Pietrantonio Ricci. Infatti, sintetizza il giudice, "il taglio e la lesione occupa il lato destro del collo", mentre, come messo in luce nelle consulenze, "un destrimane quale era il compianto dott. Ansaldi in caso di lesione auto-inferta, procede con la lama a partire dalla regione sottomandibolare sinistra". Occorre, dunque, spiega il gip che ha disposto la restituzione degli atti ai pm per nuove indagini con termine di 4 mesi, una "compiuta istruttoria medico-legale che tenga conto anche delle osservazioni medico legali dei consulenti di parte" con "approfondimenti scientifici" su quel taglio della "vena giugulare" e sulla "lesione parziale dell’arteria carotide". (ANSA).