21 milioni di investimento e 140 giorni di lavori. Una corsa contro il tempo per dare all’Autodromo di Monza un volto più moderno e performante. Oggi ai blocchi di partenza, non le auto della Formula 1, ma le macchine per fresare l’asfalto.
Presenti alla cerimonia di avvio lavori il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini, il presidente dell’Aci, Angelo Sticchi Damiani, il sindaco di Monza Paolo Pilotto e il presidente e amministratore delegato di Formula 1, Stefano Domenicali. All’evento anche il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana.
“La Lombardia vuole confermarsi come un modello in ogni sua attività – ha detto Fontana – L’Autodromo di Monza dovrà essere anche in questo caso un modello, un’eccellenza che esalti e ne valorizzi la storia, il fascino e la grande tradizione di questo che è diventato un tempo della velocità. La sfida è declinare la modernità, l’efficienza, la capacità di offrire un servizio migliore dimostrando cosa è per noi il futuro, rendendo concreta una risposta che sia compatibile con le esigenze che il mondo ci chiede”.
Fine lavori prevista per fine maggio
Le opere di riqualificazione e ammodernamento dovrebbero terminare a fine maggio. E dalla conferenza assicurano che “Il tempio della velocità” sarà pronto per il 30 agosto 2024, quando ci sarà la 95esima edizione del “Gran Premio d’Italia di Formula 1”. “
“Si lavorerà tutti i giorni – afferma Federico Romani, Presidente del Consiglio regionale della Lombardia – anche grazie all’emendamento votato in Consiglio regionale che porta 25 milioni ad Aci, che quindi consente il rifacimento e ammodernamento della struttura e della pista”. “Oltre ai 25 milioni derivati dallo Stato e dati ad Aci – fanno sapere da Regione Lombardia – abbiamo anche sostenuto il complesso della Villa Reale, con 55 milioni di euro per la realizzazione del masterplan”.
Nuovi tribune e sottopassi: ecco il progetto
Il nuovo progetto da 21 milioni di investimento prevede una nuova pavimentazione per rendere il tracciato più performante e cordoli rinnovati. Poi un paddock club coperto, nuove aree ristorazione e nuove tribune. Tre i sottopassi che verranno riqualificati e un quarto verrà costruito ex novo, per permettere una migliore circolazione di pedoni e auto. “Abbiamo circa 100 mila persone tra macchine e pedoni che escono in contemporanea a fine Gran Premio. Dal prossimo GP sarà possibile avere flussi ben distinti, con pedoni che possono circolare in assoluta sicurezza” ha spiegato Angelo Sticchi Damiani, Presidente Automobile club d’Italia.
Le polemiche
Non mancano però le polemiche. “Sull’autodromo la Lombardia fa come gli imperatori romani, panem et circenses” dice Marco Fumagalli, coordinatore provinciale Movimento 5 Stelle Lombardia. “Non si capisce perché spendere tutti quei milioni pubblici per un’opera che dovrebbe essere finanziata dai privati. In Lombardia si fa il contrario – afferma – la sanità che dovrebbe essere pubblica viene regalata ai privati”. Rincara la dose Paola Pizzighini, consigliera regionale M5S. “La regione dimostra di vivere fuori dai bisogni reali dei lombardi” attacca.