(ANSA) – CITTÀ DEL CAPO, 08 GEN – Si prevede che il 2024 sarà un anno difficile per milioni di abitanti delle zone rurali dello Zimbabwe. Il sito NewsDay scrive che secondo l’ultimo rapporto del Comitato di Valutazione della Vulnerabilità dello Zimbabwe (ZimVac), oltre 2,7 milioni di persone rischiano la fame nel Paese. "Durante il periodo di picco della fame (da gennaio a marzo 2024), si prevede che il 26% della popolazione rurale sarà insicura dal punto di vista alimentare. Ciò si traduce in 2.715.717 persone. Saranno necessarie almeno 100.482 tonnellate di cereali per nutrire la popolazione.", si legge nel rapporto. I cittadini dello Zimbabwe, hanno difficoltà a nutrirsi dal 2000 a causa dell’inesorabile recessione economica del Paese dell’Africa australe combinata con gli effetti del cambiamento climatico, e con l’aumento dei prezzi dei prodotti di base che ha peggiorato ulteriormente la situazione. NewsDay scrive che alla fine dello scorso anno, l’Agenzia statunitense per lo sviluppo internazionale ha dichiarato che: "Il deprezzamento del dollaro dello Zimbabwe sta limitando il potere d’acquisto delle famiglie… In relazione a ciò, i prezzi della farina di grano, della farina di mais, dello zucchero e del riso sono più alti di oltre il 400% e in alcuni casi sfiorano il 545% rispetto allo scorso anno (2022)." Il Programma Alimentare Mondiale sta pianificando di sfamare 270.000 tra i più vulnerabili del Paese, mentre si prevede un raccolto scarso a causa della siccità indotta da El Nino. Il governo dello Zimbabwe ha previsto che il raccolto di mais di base si dimezzerà a 1,1 milioni di tonnellate nel 2024 a causa della siccità. Il Paese non può fare a meno della collaborazione di agenzie umanitarie per fornire assistenza nella lotta contro l’insicurezza alimentare. Il Pam ha stanziato 39 milioni di dollari per lo Zimbabwe, ma finora la cifra è stata finanziata solo al 40%. (ANSA).