(ANSA) – NAPOLI, 08 GEN – Dopo la sentenza della Cassazione che ha accolto il ricorso presentato all’epoca da Diego Armando Maradona su una presunta evasione fiscale "è giunto il momento che il fisco chiuda definitivamente la vicenda". Lo ha detto l’avvocato Angelo Pisani, storico legale del pibe de oro, che oggi a Napoli ha tenuto una conferenza stampa per chiedere un intervento del Governo affinchè, in via di autotutela, siano chiuse definitivamente le altre pendenze derivate dalla vicenda principale – ovvero la presunta evasione – che è stata oggetto del giudizio della Suprema Corte. Procedimenti che hanno avuto un costo che, al momento, i legali non hanno reso noto. "La Cassazione ha detto che non c’è stata evasione – ha attaccato Pisani – ma quella vicenda iniziata nel lontano 1990 ha innescato altri procedimenti che ora via via vanno a definizione". Procedimenti che ovviamente hanno avuto un costo "ma noi siamo andati avanti con determinazione nella consapevolezza che nessuna violazione era stata compiuta da Maradona". Agli inizi degli anni ’90 fu contestata a Maradona una presunta evasione che ha visto un susseguirsi di sentenze con pronunciamenti alterni. Anni non facili, ha confessato Pisani, "ma siamo andati avanti, senza mai arrenderci perchè abbiamo sempre avuto fiducia nella giustizia". Resta però l’amarezza, ha confessato il legale, per tutto quanto accaduto, per le conseguenti mancate chance del campione e "per le mortificazioni che anche i tifosi del Napoli hanno poi dovuto subire". Nelle more della conclusione del procedimento di una presunta evasione ci sono stati anche diversi atti esecutivi ai quali la difesa ha fatto opposizione. Dopo il pronunciamento della Cassazione la vicenda tornerà all’attenzione dei giudici della commissione tibutaria della Campania che dovrà decidere sulle spese. "Noi chiediamo che il Fisco in via di autotela chiuda la questione", ha detto l’avvocato Angelo Pisani nel corso della conferenza alla quale hanno preso parte anche gli avvocati Antonella Sarnataro e Alfredo Varone. (ANSA).