Il Comune di Como ci riprova e dopo anni di tentativi andati a vuoto, torna a mettere all’asta l’ex orfanotrofio della città. Si tratta di un edificio pubblico da alienare con un prezzo a base d’asta di quasi 10 milioni, per la precisione 9.702.620 euro. Il bene viene messo di anno in anno nel bilancio di Palazzo Cernezzi. I tentativi precedenti di mettere all’asta il compendio sono andati tutti deserti.
Nei mesi scorsi infatti l’amministrazione comunale aveva inserito l’immobile nel “Piano delle alienazioni e valorizzazioni immobiliari anno 2023 – Triennio 2023/2025”, che contiene i beni comunali alienabili.
La ex giunta Landriscina aveva ipotizzato di finanziare una parte del nuovo Palasport di Muggiò proprio con la vendita dell’ex orfanotrofio, ma mancavano all’appello le certificazioni catastali ed energetiche dell’enorme compendio comunale. Tutto poi è stato risolto sul piano burocratico e l’ex orfanotrofio è tornato nuovamente nell’elenco dei beni da alienare.
Per quanto riguarda il futuro dell’immobile, nei documenti di Palazzo Cernezzi si legge che le destinazioni d’uso consentite sono “quelle residenziale e terziario commerciale” e che il “bene non potrà essere distrutto, danneggiato o adibito a usi, anche a carattere temporaneo, non compatibili con il suo carattere storico artistico o suscettibili di arrecare pregiudizio alla sua conservazione”. Infatti – si legge ancora nelle carte comunali – “l’esecuzione di lavori ed opere di qualunque genere è sottoposta alla preventiva autorizzazione da parte della competente Soprintendenza Archeologia”.
“Obiettivo dell’amministrazione è la valorizzazione del patrimonio – aveva spiegato nei giorni scorsi il sindaco di Como, Alessandro Rapinese – Siamo convinti che questo bene possa avere un’opportunità e possa essere di interesse nell’attuale situazione di mercato. Se dovesse essere venduto, i ricavi verrebbero investiti sulla Santarella e sul Politeama. In questo modo, andremmo ad eliminare tre situazioni di degrado della città”.
Le offerte dovranno essere inviate entro le 23:59 del 15 gennaio.