Un raid vandalico in piena regola ai danni di numerosi edifici e palazzi del centro di Como. Dove sono comparse, negli ultimi giorni dell’anno, una serie di scritte contro Israele e pro Palestina. Vernice spray nera o rossa, dentro e fuori la città murata, se ne registrano a decine. Dalla zona di via Diaz e via Natta a via Cesare Cantù. Ma anche in via Cadorna vicino al Conservatorio e Castelnuovo. Le indagini sono in corso per cercare di risalire alla mano o, molto più probabilmente, alle mani che hanno agito. Al vaglio, laddove disponibili, le immagini della videosorveglianza. In alcuni casi la vicinanza, ad esempio, con edifici pubblici come la Pinacoteca Civica o la Camera di Commercio, potrebbe aiutare. Le scritte non sono firmate o rivendicate da gruppi o esponenti di qualche tipo. La certezza è che ora gli edifici, pubblici o privati che siano, dovranno essere ripuliti a spese dei cittadini che si trovano a dover pagare per un atto apparentemente di protesta che oltre ad essere inutile e privo di logica – data la scelta degli immobili che appare casuale – si traduce soltanto in vandalismo che certamente poco serve alla causa di un conflitto complesso e con radici antiche come quello in corso in Medio Oriente.