(ANSA) – ROMA, 03 GEN – Il servizio sanitario inglese nei prossimi 6 giorni rischia di andare in forte sofferenza. Da questa mattina alle 7 fino al prossimo 9 gennaio scioperano i cosiddetti ‘junior doctors’, l’equivalente degli specializzandi italiani. Lo sciopero è stato indetto dalla British Medical Association, a cui sono affiliati circa 50mila ‘junior doctors’, e punta a ottenere un adeguamento delle retribuzioni che negli ultimi 15 anni sono calate di circa il 25%. "Una crisi paralizzante del costo della vita, il burnout e aumenti salariali ben al di sotto dell’inflazione rischiano di allontanare dalla loro professione medici che lavorano duramente in un momento in cui ne abbiamo più che mai bisogno", scrive la British Medical Association. "Se i medici in formazione venissero costretti a lasciare il servizio sanitario nazionale a causa della scarsa retribuzione e delle condizioni precarie, i servizi su cui tutti facciamo affidamento per prendersi cura dei nostri cari ne risentirebbero". Lo sciopero è stato indetto lo scorso 5 dicembre, dopo oltre un mese di negoziati con il ministero della Salute che aveva portato al tavolo un’offerta sull’adeguamento della retribuzione che i sindacati hanno definito "non credibile". Le parti sociali chiedono "il ripristino completo della retribuzione per invertire il forte calo retributivo affrontato dai medici in formazione a partire dal 2008/9" e la messa a punto di un meccanismo di adeguamento del salario al costo della vita e all’inflazione. "Negli ultimi due anni i medici in formazione hanno dato un enorme contributo e fatto un notevole sacrificio. Eppure nulla di tutto ciò viene riconosciuto dal Governo. Chiediamo il ripristino delle retribuzioni del servizio sanitario nazionale", afferma la British Medical Association. (ANSA).