Nel 2023 all’ospedale Sant’Anna sono nati 1.706 bambini, 806 bimbe e 900 bimbi. In calo rispetto ai 1.835 del 2022 (ne parlavamo qui). L’ultima è stata Carlotta alle ore 20.51 del 31 dicembre (3.180 grammi). Per il primo lieto evento del 2024 bisognerà, invece, aspettare ancora.
Pierluigi Mascetti, sindaco di San Fermo della Battaglia, comune dove ha sede l’ospedale Sant’Anna, ha portato i saluti dell’amministrazione e consegnato un omaggio floreale alla mamma Adele Bellitto, infermiera del blocco operatorio all’ospedale Sant’Anna, e al papà Giovanni Fichera, dipendente dell’ufficio Tecnico di Asst Lariana.
Per Asst Lariana sono intervenuti il direttore generale, Luca Stucchi – che questa mattina ha visitato i reparti e portato i suoi saluti al personale di turno – il direttore sanitario, Brunella Mazzei, il direttore medico di presidio Elena Amina Scola. E ancora Manuela Soncin, dirigente di riferimento Dapss per l’ambito ospedaliero, il primario di Ostetricia-Ginecologia Paolo Beretta nonché direttore del Dipartimento Materno Infantile di Asst Lariana e Stefania Natelli, coordinatrice ostetrica del reparto di Ostetricia e del Blocco Parto all’ospedale Sant’Anna.
Il 2023 del reparto: in aumento le gravidanze complesse
“L’anno si chiude confermando una bassa incidenza di taglio cesareo (20% sul totale dei parti), il costante supporto farmacologico per la gestione del dolore in travaglio con la partoanalgesia (eseguita nel 45% dei travagli), il numero di gravidanze gemellari (1,5%), le gravidanze ottenute grazie alla PMA-Procreazione medicalmente assistita (8%) e i parti prematuri (7%). Accanto a questi dati, rimasti costanti, va evidenziato un aumento importante di casi di patologia della gravidanza ad alta complessità, in quanto il nostro ospedale è identificato da Regione Lombardia come Hub di riferimento per la Medicina Materno-Fetale e per la Terapia Intensiva Neonatale”. Così dottor Beretta.
Il bambino più piccolo nato e sopravvissuto pesava 480 grammi e il più grande 4.650 grammi.
“Abbiamo garantito l’ingresso del papà in sala operatoria, a fianco della mamma anche durante il parto cesareo in elezione – sottolinea la dottoressa Donatella Fossa, responsabile della struttura medicina Materno fetale di Asst Lariana – ed è stato organizzato un percorso assistenziale per tutte le mamme atto a favorire la cosiddetta “golden hour”, ossia la prima ora successiva al parto nella quale mamma e bambino restano a stretto contatto l’una con l’altro in un momento prezioso, interattivo e di scoperta reciproca che favorisce non solo l’allattamento ma anche l’adattamento postnatale e la relazione emotiva”.
Per quanto riguarda il percorso nascita è stata ulteriormente focalizzata l’attenzione al rispetto della fisiologia: il 25% dei parti è avvenuto all’interno di un percorso a basso rischio che viene gestito direttamente dalle ostetriche (Percorso BRO ossia Percorso a basso rischio ostetrico).
Il percorso a basso rischio ostetrico
Fin dall’inizio della gravidanza la donna è presa in carico da un’ostetrica. La prima visita è effettuata anche alla presenza di un medico che, raccolta la storia clinica della donna, tramite un’apposita check list, definisce un percorso personalizzato assistenziale. “La decisione è effettuata sulla base di una serie di parametri definiti da evidenze scientifiche e linee guida – osserva Stefania Natelli -. Le donne con basso rischio ostetrico (caratterizzato da buona salute e gravidanza spontanea) proseguiranno le loro visite nell’ambulatorio BRO gestito da un gruppo specializzato di ostetriche. I bilanci di salute prenatali effettuati mensilmente dall’ostetrica hanno l’obiettivo di accompagnare la donna per tutto il periodo della gravidanza, sorvegliando il mantenimento dello stato di salute della mamma e del nascituro e pianificando controlli ed esami”. Nel rispetto delle linee guida, l’ambulatorio assicura alla donna e alla coppia servizi assistenziali sicuri e protetti, accoglienza, ascolto e risposte a domande e dubbi, presentazione del percorso-nascita, informazioni sul piano assistenziale, stili di vita in gravidanza, alimentazione, diritti delle lavoratrici, corsi di accompagnamento alla nascita, monitoraggio della gravidanza (peso, pressione). “Se nel corso della prima visita, o successivamente, emergono uno o più fattori di rischio – spiega la dottoressa Fossa – la donna è indirizzata a un percorso che vede insieme all’ostetrica la presenza di un medico/ginecologo. Anche al momento del parto, in caso di necessità, viene immediatamente attivato il personale medico nonchè la cura intensiva per il neonato”.
In Asst Lariana oltre all’ambulatorio BRO all’ospedale Sant’Anna è attivo un ambulatorio BRO anche all’ospedale di Cantù.
Il percorso BRO può proseguire anche in sala parto con un’assistenza solo ostetrica. In questo caso la mamma ha un’ostetrica che la assiste durante tutto il travaglio in un rapporto “one to one”, la sostiene nella gestione del dolore suggerendole cambi di posizione, utilizzo dell’acqua (al Sant’Anna c’è la possibilità di svolgere il travaglio e partorire direttamente in acqua), del massaggio, dell’aromaterapia. In questo percorso viene coinvolto attivamente anche il compagno.
Il percorso BRO prevede anche degli incontri di presa in carico in gravidanza (aggiuntivi al consueto percorso del corso pre parto) in occasione dei quali la donna può visitare gli ambienti dove partorirà e conoscere le figure che la assisteranno.
Indipendentemente dal basso rischio, l’organizzazione del reparto prevede sempre la presenza e l’assistenza di un’ostetrica alla futura mamma in caso di ricovero in gravidanza, nel momento del travaglio e del post partum.