Pietro Gilardoni, indagato e arrestato (e poi rilasciato) nell’ambito dell’inchiesta su paratie e appalti pubblici nel Comune di Como, rassegna le dimissioni da dirigente del settore Reti Tecnologiche, Strade, Acque e Arredo Urbano.
La lettera è stata ricevuta e protocollata da Palazzo Cernezzi il 4 novembre, venerdì scorso.
In una nota diffusa dall’avvocato Edoardo Pacia, Gilardoni precisa le motivazioni della sua scelta (che definisce “molto sofferta”), tra le quali le “strumentalizzazioni di alcuni esponenti politici”, e il “rischio di dover subire ulteriori misure cautelari”.
ECCO IL TESTO INTEGRALE DEL DOCUMENTO: LA LETTERA DI DIMISSIONI E LA NOTA CON LE MOTIVAZIONI