(ANSA) – ROMA, 30 DIC – Citazione diretta a giudizio per l’accusa di evasione per Pietro Genovese, il ventenne condannato in via definitiva a cinque anni e quattro mesi di carcere per l’omicidio stradale di Gaia von Freymann e Camilla Romagnoli, le 16enni romane travolte e uccise la sera del 22 dicembre del 2019 su corso Francia. La vicenda, di cui scrive oggi il Corriere della Sera, risale al 16 gennaio del 2021 quando Genovese si trovava agli arresti domiciliari. Quel giorno i carabinieri della compagnia Parioli si sono recati sotto casa della famiglia di Genovese, nella zona del quartiere Trieste, per effettuare un controllo di rito. Hanno citofonato varie volte senza però ottenere risposta. I militari pur essendo in possesso del telefono cellulare dell’indagato non hanno provato a contattarlo e dalle telecamere di sorveglianza del palazzo non risulta che Genovese fosse uscito di casa. Tant’è che la mancata risposta al citofono ha fatto scattare l’accusa di evasione e il pm Roberto Felici ha chiesto il processo per il ventenne. (ANSA).