(ANSA) – URBINO, 28 DIC – Potrebbe essere stato causato dall’esplosione delle bombole di ossigeno presenti a bordo dell’ambulanza l’incendio che ha distrutto il mezzo sanitario dopo uno scontro frontale nella galleria Ca’ Gulino di Urbino con un pullman carico di una quarantina di ragazzini in gita parrocchiale con gli accompagnatori. Nel rogo scoppiato subito dopo l’urto sono morte quattro persone: il medico, l’infermiera, l’autista soccorritore della Potes di Fossombrone e il paziente trasportato, un 85enne. Solo lievemente feriti i passeggeri del pullman, un paio dei quali hanno respirato del fumo, ma senza gravi conseguenze. Non un semplice incendio, ma una vera e propria esplosione, deflagrata nel giro di pochi secondi, secondo quanto raccontato alcuni testimoni, che non ha lasciato scampo alle 4 vittime, e che rafforza l’ipotesi che a causarla siano state le bombole ad ossigeno, che rientrano tra i dispositivi di soccorso dell’ambulanza. E’ uno degli elementi che saranno al vaglio della Procura di Urbino, che attende l’informativa della polizia stradale, incaricata degli accertamenti sulla dinamica dell’incidente. Un’altra ipotesi è che l’incendio sia stato causato una fuoriuscita di carburante dal serbatoio dell’ambulanza, che è andata ad ‘incastrarsi’ nello spazio della ruota anteriore del pullman: a quel punto una scintilla avrebbe provocato il rogo. Ma tra gli aspetti ancora da chiarire c’è anche la dinamica dello scontro vero e proprio: dalle foto che circolano sui media e su social, sembra che l’ambulanza abbia in parte invaso la corsia opposta. Un incidente grave, ma che forse avrebbe potuto avere conseguenze meno disastrose, se non fosse immediatamente scoppiato l’incendio. A portare alcuni elementi di chiarezza saranno i rilievi della polizia stradale e gli accertamenti tecnici sui due automezzi coinvolti. (ANSA).