“O si è cristiani o si sta con Matteo Salvini”. Su questa frase, a Mariano Comense, è esploso un clamoroso caso a metà tra politica e religione. A pronunciare quelle esatte parole davanti a decine di fedeli alla messa delle 10 di domenica scorsa nella chiesa di Santo Stefano è stato don Alberto Vigorelli, collaboratore della Comunità Pastorale San Francesco d’Assisi.
Inutile dire che una così netta distinzione tra l’essere cristiani oppure essere militanti o simpatizzanti della Lega Nord e in particolare del leader Matteo Salvini ha immediatamente sollevato un polverone. La bufera, però, non scompone eccessivamente don Alberto, che contattato oggi pomeriggio al telefono conferma di aver pronunciato quella frase. “Certo che confermo – esclama il sacerdote – Ho detto quelle parole a messa. So che sono forti, ma le ho dette: o si sta con Salvini o si è cristiani”.
Ad esprimere subito “dissenso e disagio” per le affermazioni del prete è stato per primo l’ex sindaco di Mariano, Alessandro Turati, esponente di spicco della Lega locale. In una lettera inviata alla Comunità Pastorale San Francesco, Turati ha definito sbagliata e fuori luogo “l’affermazione o sei di Salvini o sei cristiano, tenendo presente che quelle parole venivano indirizzate ai bambini delle scuole elementari che stanno seguendo un percorso di preparazione alla Prima Comunione”.
“Sono molto preoccupato – ha aggiunto – per affermazioni avventate e preconcette che vengono indirizzate ai miei figli da persone che dovrebbero dare loro insegnamenti sui valori cristiani da seguire”.
Ma don Alberto, non si scompone nemmeno nemmeno di fronte a queste parole, e senza arretrare di un millimetro, invita l’ex sindaco di Mariano a incontrarlo in chiesa: “Io non ho altro da aggiungere altro in pubblico. Visto che tutto è partito dall’ingegner Turati, venga lui a parlarmi o in chiesa ad ascoltare la Parola di Dio. Per il resto, confermo che o si sta con Salvini o si è cristiani”.
A Goro – dove si fanno le barricate per impedire che 10 profughi (donne con minori) possano essere ospitati nell’ostello locale – il parroco ha affisso sulla porta della chiesa un cartello con l’nvito a tornarsene a casa dal califfo.
Chissà che cosa ne pensa lo scandalizzato ex sindaco di Mariano Comense di questo messaggio.
Magari è convinto che rifletta il messaggio evangelico.
Un Vangelo à la carte…
Mi sembra chiaro il messaggio di don Andrea: va contro il messaggio cristiano difendere politiche di non accoglienza, da qualunque fonte provengano. Il resto è strumentalizzazione. Grazie don Andrea di avere il coraggio della verità, come fa il papa, come ha sempre fatto Gesú.
O si é sacerdoti o si é imam!!!!!!