(ANSA) – NAPOLI, 28 DIC – Era in carcere, ad Augusta, ma da lì ha continuato a perseguitare la sua ex a Benevento: con minacce continue, pesanti, e commissionando addirittura il suo omicidio. Lo scorso 11 novembre assoldò un sicario che sul pianerottolo di casa ferì alla testa la donna con un colpo d’arma da fuoco. La vittima si finse morta ma riuscì a vedere il killer che entrò in casa sua, frugò nella sua borsa e portò via soldi, 2mila euro, e i cellulari. Le indagini della squadra mobile di Benevento partirono subito ed oggi l’uomo è stato raggiunto in carcere da una nuova ordinanza di custodia. E’ ritenuto gravemente indiziato, quale mandante, in concorso con uno o più soggetti liberi, allo stato non ancora identificati, di tentato omicidio pluriaggravato, porto illegale d’arma, tentata estorsione e rapina nei confronti della ex compagna. La donna, per mesi, ha subìto diverse minacce: il suo ex voleva obbligarla a lasciare la casa dove abitava, il bar dove lavorava sostenendo fosse suo, ha minacciato di morte la sua famiglia, gli eventuali uomini che con lei avessero iniziato una relazione. Non solo. Dopo il tentato omicidio non andato a segno, l’uomo dalla cella continuava a sostenere che avrebbe potuto fare esplodere bombe nel bar, che attraverso suoi complici era in grado di monitorare qualsiasi spostamento della donna. E dalle indagini è emerso come, attraverso un impianto video collegato a un cellulare, fosse in grado anche di controllare le attività all’interno del bar. Tutto, però, è stato ricostruito dagli inquirenti, anche grazie ai cellulari che il killer aver danneggiato e buttato: lì sono stati recuperati i messaggi dai quali emergeva chiaramente che l’uomo aveva maturato il proposito di uccidere l’ex compagna già diversi giorni prima del tentato omicidio. Stamane sono state eseguite anche una serie di perquisizioni nei confronti di presunti fiancheggiatori: 28 a Benevento, due a carico di reclusi nel penitenziario sannita e 10 nei confronti di detenuti ad Augusta. (ANSA).