(ANSA) – ROMA, 26 DIC – "Essere persone in carne e ossa e simboli della Repubblica può essere complicato. C’è un vantaggio però: un simbolo non invecchia mai se ciò che rappresenta resta vitale". Con la loro impeccabile uniforme e l’imponente statura, l’elmo adornato con crini di cavallo e la corazza stretta sul petto, i Corazzieri sono da oltre settant’anni le Guardie d’Onore del Presidente della Repubblica, i tutori della sua sicurezza e un simbolo dello Stato italiano. La loro quotidianità, fatta di dedizione, disciplina e sacrificio, viene svelata e raccontata per la prima volta in televisione domani mercoledì 27 dicembre in seconda serata su Rai1 nell’esclusivo documentario "I Giganti del Quirinale". E’ prodotto da Gloria Giorgianni per Anele in collaborazione con Rai Documentari, realizzato grazie alla preziosa collaborazione dell’Ufficio per la Stampa e la Comunicazione della Presidenza della Repubblica e del Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri. Con la voce narrante di Massimo Popolizio, scritto da Marco Dell’Omo e diretto da Fabrizio Marini, il documentario porta al pubblico di Rai1 un racconto originale e immersivo nella vita delle guardie del Presidente della Repubblica: per la prima volta le telecamere entrano nella Caserma del Reggimento Corazzieri "Alessandro Negri di Sanfront", per restituire il ritratto di una professione militare dall’alto valore simbolico attraverso le inedite testimonianze del Tenente Colonnello Emiliano Zatelli, del Maresciallo Walter Cimmino, del Corazziere Scelto Matteo Camuffo e del Corazziere Riccardo Procida, oltre a suggestive riprese e filmati di repertorio che vedono i militari durante lo svolgimento del loro incarico a servizio del Capo dello Stato. Dietro ai simboli e ai distintivi su elmi e corazze, con cui trasmettono sicurezza, saldezza, fiducia, dietro alla fierezza e al solenne rigore nello svolgere coreografie centenarie, si svela un’esistenza fatta di rigidi addestramenti quotidiani in tutte le discipline militari, ma anche di momenti di vita collettiva caratterizzati da un forte senso di appartenenza. Il documentario si conclude con il racconto della ricorrenza più importante dell’anno per i Corazzieri, il 2 giugno, la Festa della Repubblica. (ANSA).