Chiasso, fino all’8 gennaio 2024 nell’atrio del “m.a.x. museo” è disponibile alla visione gratuita da parte del pubblico una selezione di grafiche originali vintage e packaging storico dell’azienda dolciaria Baj, attiva a Milano fin dal 1768.
Il marchio è conosciuto a livello internazionale soprattutto per il suo panettone. Nelle sette bacheche allestite all’ingresso del “m.a.x. museo” sono esposti in particolare materiali quali etichette, vetrofanie, scatole di latta e scatole di legno e cartone, piccoli dépliant e brochure, testimoni dell’ampia diffusione degli oggetti dedicati alla pubblicità. A favorire il momento fortunato di questo genere di pubblicità avevano contribuito a fine Ottocentro soprattutto la diminuzione dei costi di realizzazione e il fascino delle immagini colorate, diffuse grazie all’invenzione della cromolitografia.
A cavallo fra i secoli diciannovesimo e ventesimo, l’azienda Baj si è distinta per la qualità delle sue produzioni dolciarie e per la sua réclame sempre presente. Interrotta nel 1925 (tranne qualche piccola produzione mantenuta fino al 1954). La ripresa nel 2016 grazie all’ultima generazione della famiglia, guidata da Cesare Baj e dal figlio Tomaso. Fra i pregi riconosciuti all’azienda, in particolare tra fine ‘800 e inizio ‘900, vi è pure la raffinatezza delle confezioni e della pubblicità – come dimostrano gli oggetti esposti al m.a.x. museo – in sintonia con le correnti Liberty e Déco, ma anche estremamente attenta alle innovazioni e alle avanguardie.
Una curiosità, il panettone Baj vanta un importante legame con Filippo Tommaso Marinetti; cliente fisso, a Natale spediva ad amici e collaboratori un panettone Baj con copie della sua rivista “Poesia”.