Nel corso dell’omelia della santa messa di Natale in cattedrale, il vescovo di Como, cardinale Oscar Cantoni ha posto l’accento sul “momento buio che lascia trasparire realmente la situazione di inquietudine e di smarrimento, in cui giace l’umanità in ogni parte della terra” e ha ricordato a tutti i fedeli come l’essere accorsi a celebrare la venuta del Signore sia sinonimo di credere fermamente “che, nonostante la tristezza, simboleggiata dal buio della notte, esiste una fonte feconda di luce, che ci viene donata, ancora una volta, da Dio, per sua libera e gratuita iniziativa”.
Il vescovo ha poi proseguito: “Dio non si stanca di prendersi cura dei suoi figli feriti e vacillanti e ci dona di nuovo una luce che illumina e riscalda, che guarisce e che consola. In questa notte santa, accogliamo veramente la grazia di Dio, che “ci insegna a vivere in questo mondo con sobrietà, con giustizia e con pietà“.
Ci viene donata la capacità di affrontare con coraggio e in piena consapevolezza il tempo presente, nelle situazioni drammatiche che stiamo attraversando e che ci impegna ad amare, nonostante quello che vediamo, a convergere su degli obiettivi comuni, a credere che finché ci si impegna a vivere legami di fraternità, il bene, anche se tenue, non potrà mai essere sconfitto dalle tenebre del male”.
Il vescovo ha poi concluso: “La gloria di Dio consiste nel trattare da figlio ogni uomo, chiunque egli sia, da ovunque provenga, al di là dei suoi meriti o delle sue colpe.
Ce lo annunciano questa notte, di nuovo, gli angeli, come un tempo a Betlemme: “Gloria a Dio nel più alto dei cieli e sulla terra, pace agli uomini che Egli ama“.