(ANSA) – ROMA, 19 DIC – La potenza dell’eruzione vulcanica in Islanda, a sud della capitale Rejkyavik, iniziata ieri sera è diminuita: l’attività dei getti, la turbolenza e la sismicità sono calate, secondo le stime dell’Unità di ricerca vulcanologica dell’Università dell’Islanda. Intanto permane l’emergenza dichiarata dalla protezione civile e tutte le strade per Grindavík rimarranno chiuse per i prossimi giorni. Magnús Tumi GuÑmundsson, geoscienziato, che questa mattina ha sorvolato i luoghi dell’eruzione afferma che non sorprende che l’entità dell’eruzione sia diminuita: "Ma la lava è ancora molto attiva, la frattura che si è aperta é lunga quattro chilometri". Nonostante i timori che l’emissione di fumo e ecenere in quota potesse creare problemi al traffico aereo civile, come era successo negli anni scorsi in seguito all’eruzione di un altro vulcano, l’aeroporto internazionale di Rejkyavik è rimasto aperto. "Speriamo per il meglio, ma è chiaro che si tratta di un’eruzione considerevole", ha scritto su Facebook il primo ministro Katrin Jakobsdottir. "Ora aspettiamo di vedere cosa hanno in serbo le forze della natura", ha scritto su X il presidente Gudni Thorlacius Johannesson. (ANSA).