(ANSA) – MILANO, 15 DIC – La Procura di Milano intende disporre una "consulenza tecnica psichiatrica" su Guido Pozzolini Gobbi Rancilio, 35 anni e con problemi mentali, accusato di aver ucciso con un "manubrio da palestra", due giorni fa, la madre 73enne Fiorenza Rancilio, a Milano. Allo stato, però, "non possono dirsi sussistenti elementi che facciano propendere per un difetto di imputabilità per incapacità di intendere e di volere". Lo si legge nella richiesta di convalida del fermo e di custodia cautelare in carcere firmata dal pm Ilaria Perinu nell’inchiesta dei carabinieri. Il movente, scrive il pm, "con elevata probabilità razionale, è da individuare nei rapporti esistenti tra madre e figlio, rovinati dalla patologia sofferta dall’indagato", che dal 2014 in poi, come si legge negli atti, era stato ricoverato tre volte in psichiatria. Agli atti anche il verbale del medico intervenuto nella casa di via Crocefisso, pieno centro di Milano. "Notavo il ragazzo disteso a letto, soporoso ma risvegliabile – ha messo a verbale – notavo altresì degli psicofarmaci sul comodino, del tipo benzodiazepine e clozapina. Tentavo di stabilire un contatto con il ragazzo che tuttavia mi rispondeva solo dicendo ‘viva la libertà’, sul corpo dello stesso non notavo alcun segno di lotta né macchie di sangue sui suoi indumenti". Anche lo zio della 73enne, entrato nell’appartamento quel mattino, ha descritto così la scena: "Nel salone era presente il figlio Guido, che girava intorno al corpo riferendo parole incomprensibili, farfugliando". (ANSA).