Uno dei gioielli del Razionalismo lariano, progettato da Giuseppe Terragni, abbandonato al degrado: l’Asilo Sant’Elia rischia di diventare una nuova Ticosa. Un senzatetto ha trovato riparo avvolto in un sacco a pelo proprio davanti all’ingresso dell’edificio tra via Alciato e via Dei Mille. La scuola dell’infanzia è chiusa dal 2019, i bambini frequentano un’altra struttura. Il cantiere per la riqualificazione era stato avviato e poi sospeso. Quindi si sono susseguiti annunci e promesse ma da tempo è tutto fermo. Il pronipote di Terragni, Attilio Terragni, è netto sulle condizioni in cui versa l’edificio e parla di “colpo al cuore per Como e per la cultura internazionale” e poi si scaglia contro i primi interventi che erano stati poi interrotti per “l’improprietà di alcune lavorazioni”.
“Danni che hanno ancora ripercussioni” sottolinea “Quell’edificio ha bisogno di cure amorevoli. Non serve rimanere imbrigliati nei cavilli burocratici. Il Comune si faccia capofila di un gruppo di esperti e proceda”. Punto di partenza l’archivio Terragni.
Se, come e quando si potrà vedere l’asilo Sant’Elia sistemato e riaperto Terragni non ha dubbi su quale debba essere la sua funzione: quella originaria.