La Procura di Lecco ha formalizzato le ipotesi di reato per omicidio e disastro colposo, non vi sono ancora però iscritti nel registro degli indagati. Prosegue il lavoro dei magistrati dopo il crollo del cavalcavia ad Annone (in provincia di Lecco), verranno comunque compiuti accertamenti per ricostruire la “storia” del ponte che già alcuni anni fa era stato danneggiato da un mezzo pesante.
La magistratura lecchese ha affidato la delega per le indagini alla polizia e ha disposto il sequestro dell’autoarticolato che è piombato sulla statale 36 e dell’intera struttura caduta. Sono già stati individuati degli ingegneri civili che analizzeranno i materiali con cui è stato realizzato il cavalcavia e faranno dei calcoli per verificare la sua resistenza al peso.
L’amministrazione provinciale di Lecco intanto ha diramato una nota ufficiale spiegando che la ricostruzione dei fatti fornita dall’Anas “non collima con le informazioni sull’accaduto in possesso della Provincia di Lecco”. “Sono davvero rammaricato – ha commentato il presidente della Provincia di Lecco, Flavio Polano esprimendo cordoglio ai familiari della vittima e vicinanza ai feriti – per le comunicazioni rilasciate da Anas dopo l’evento con una tempistica quasi cronometrica, che addossano le responsabilità alla Provincia di Lecco, rispetto a una sequenza di fatti e circostanze che saranno chiariti dalle inchieste aperte, le quali stabiliranno le responsabilità”.Il procuratore capo Antonio Chiappani e il pm titolare del fascicolo Nicola Preteroti si riuniranno con vigili del fuoco, agenti della polizia stradale e della questura per un prima valutazione dell’accaduto. Per accertare le responsabilità del crollo, che ha causato un morto, Claudio Bertini, e quattro feriti, sarà necessario acquisire anche la corrispondenza tra Anas e Provincia di Lecco delle ore precedenti.
“Non bisogna mollare dall’idea di indagare fino in fondo per capire le cause e di chi siano le responsabilità”. Lo ha detto il ministro dell’Interno Angelino Alfano, a Palermo, riferendosi ai fatti di Annone.
E’ intervenuto anche il governatore lombardo, Roberto Maroni spiegando che sentirà il presidente dell’Anas e il ministro Delrio “per svolgere una ricognizione complessiva delle infrastrutture lombarde per valutare se ce ne fossero a rischio, stanziando risorse adeguate”.