(ANSA) – ROMA, 29 NOV – Prima le minacce, poi le violenze e gli abusi. Una ragazza di 17 anni è stata segregata e violentata per anni da due dipendenti pachistani di un maneggio alla periferia nord di Roma. Per questo quello che all’epoca era il suo fidanzato, dieci anni più grande di lei, è stato condannato con rito abbreviato, mentre un amico – oggi 39enne – è imputato per i reati di violenza sessuale, sequestro di persona, lesioni personali e maltrattamenti. La vicenda, di cui si è avuto notizia dal Messaggero e dal Corriere della Sera, risale al 2021 quando a salvare la ragazza fu un automobilista di passaggio che offrì un passaggio alla ragazza dopo averla vista in difficoltà in compagnia del suo fidanzato che la stava strattonando. La giovane riuscì poi a raccontare tutto ai carabinieri che identificarono e arrestarono i due pachistani che con la tedesca condividevano la foresteria del maneggio. (ANSA).