Non cancellare, piuttosto difendere l’architettura razionalista e, anzi, valorizzarla. E’ chiaro il sottosegretario di Stato per la Cultura, Lucia Borgonzoni che interviene nel dibattito di questi giorni che vede al centro il patrimonio definito “dissonante” cioè quegli edifici costruiti e quindi collegati ad eventi storici da cui possono scaturire interpretazioni conflittuali o comunque in contrasto da parte di gruppi socio culturali diversi. E l’architettura razionalista, di cui Como è esempio mondiale, rientra in questa categoria seppur negli anni gli edifici siano stati riconvertiti e ospitino luoghi istituzionali.
Borgonzoni: “Per unicità si tratta di opere da valorizzare”
“Rispetto alla discussione che sta tenendo banco in queste ore ribadisco la posizione portata avanti da anni: per unicità si tratta di opere da valorizzare” spiega il sottosegretario Borgonzoni. “Sono andati in questa direzione – aggiunge – i fondi stanziati con la Legge di Bilancio 2022 grazie ad emendamenti della Lega per interventi nella città di Como pari a un milione di euro per Palazzo Terragni più altri finanziamenti per i monumenti legati sempre al Razionalismo ad Erba. Inoltre, sarebbe opportuno portare avanti – sottolinea ancora la senatrice – la candidatura transnazionale Unesco del patrimonio razionalista come proposto assieme al sindaco di Forlì partendo proprio dal Miglio Bianco di quella città”.
A Cesena il primo meeting europeo sul patrimonio dissonante
Il dibattito sul tema parte dal lavoro che sta portando avanti l’Unione Europea. Domani e dopo è in programma a Cesena “il primo meeting europeo sul patrimonio dissonante” in cui verrà annunciato un nuovo progetto nato con l’obiettivo di ripensare questi edifici. L’architettura razionalista rientra in questa categoria. L’Europa ha predisposto anche ingenti risorse per l’iniziativa, oltre 180mila euro soltanto per il comune di Cesena.
C’è chi urla già alla cancel culture e vede in queste iniziative un pericoloso tentativo di cancellare la memoria storica delle città in nome di un “politicamente corretto” o di una presunta nuova sensibilità. A rischio – un rischio ovviamente per ora solamente ipotetico – l’immenso patrimonio razionalista della città di Como.
La Casa del Fascio, l’asilo Sant’Elia, il Novocomum, la sede dello Yacht Club e ancora piscina e stadio Sinigaglia. Gioielli architettonici al centro ogni giorno di itinerari di studio e turistici eppure da “ripensare”. In questo panorama si inserisce il sottosegretario Borgonzoni che invece rilancia e sostiene che per unicità siano opere da valorizzare.