(ANSA) – BOLOGNA, 21 NOV – L’Anpi di Bologna piange la scomparsa del partigiano Gildo Bugni, nome di battaglia ‘Arno’, era nato a L’Aquila il 2 novembre 1927, si è spento a 96 anni. "Nessuna come la sua può essere definita vita resistente, tutto della sua biografia racconta di impegno civile e lotta politica. Entrato nella Resistenza giovanissimo, d’altra parte cos’altro avrebbe potuto fare – ebbe modo di dichiarare – un bambino che a 9 anni vede il padre morire per le torture subite dai fascisti?", ricorda l’Anpi. Cominciò come staffetta e militò nella brigata della divisione Modena della quale divenne vicecomandante; rimase ferito durante i combattimenti per la difesa della Repubblica partigiana di Montefiorino. Sfuggito all’eccidio di Cà Berna del 27 settembre 1944, fu catturato il giorno successivo dai tedeschi. Salvato dalla fucilazione per l’intervento di un maresciallo tedesco per essere deportato in Germania riuscì a fuggire un mese dopo. Tornato a Bologna, militò nella 1a brigata Irma Bandiera Garibaldi. Giunse alla Liberazione con il grado di sottotenente. Fu licenziato dalla fabbrica in cui lavorava come operaio perché protestava per le condizioni malsane dell’ambiente. "Definito ‘bolscevico, nemico del padrone, pericoloso per tutte le democrazie occidentali’ qualifica che gli impedì di trovare qualunque altro impiego e che lo costrinse ad arrangiarsi come venditore ambulante", scrive ancora l’Anpi. Ha proseguito il suo impegno politico nel Pci e per l’Anpi ha svolto a lungo il ruolo di segretario provinciale. "Bologna perde una persona preziosa e l’Anpi perde un caro amico io – ha detto Anna Cocchi, presidente dell’Anpi provinciale – perdo un punto di riferimento, un maestro su cui ho sempre potuto contare". (ANSA).