(ANSA) – TRANI, 20 NOV – "Io voglio che si fermino perché per colpa loro che si fanno la guerra, muoiono tanti bambini come me e non è giusto. La devono smettere di farsi la guerra". Alessandro, capelli biondi e voce ferma, stringe con la forza dei suoi 8 anni un cartello su cui è disegnato un bimbo come lui che chiede il diritto allo studio. Andrea, occhi azzurri e sguardo deciso, impugna un manifesto colorato con su scritti i diritti di cui ogni bimbo dovrebbe godere. E spiega che se sfila con i compagni di classe e con gli alunni di altre scuole di Trani per le strade della città, per "protestare contro la guerra". La manifestazione, coordinata dalla rete sociale ‘La città che si anima’, è stata in realtà voluta per celebrare i 34 anni trascorsi dalla approvazione della ‘Carta dell’infanzia’ da parte dell’Onu ma la cronaca delle ultime settimane ha fatto sì che anche i più piccoli chiedessero pace e rispetto. La marcia ha coinvolto i rappresentanti di Comune, Regione e della diocesi che si sono affiancanti alle associazioni cittadine. "Noi abbiamo il dovere di garantire loro i diritti dobbiamo sostenerli e tutelarli fin da ora perché possano imparare a vivere i diritti di cui sono titolari", le parole dell’arcivescovo di Trani- Barletta- Bisceglie, monsignor Leonardo D’Ascenzo. "Il processo educativo e formativo inizia alla loro età e se vogliamo una società migliore, se vogliamo uomini che rispettino le donne, se vogliamo uomini che non usino violenza sulle donne, se vogliamo una umanità inclusiva dobbiamo lavorare su di loro", ha detto il sindaco di Trani, Amedeo Bottaro. "È importante essere qui oggi perché dobbiamo unire le nostre voci, dobbiamo tutti insieme dire basta a ogni forma di violenza e tutelare i più piccoli", ha concluso Debora Ciliento, consigliera regionale del Pd. (ANSA).