La questione ancora irrisolta dell’assegno unico, in particolare per i lavoratori frontalieri, ha portato la Commissione Europea ad inviare all’Italia una lettera di infrazione. Al governo viene contestato il mancato rispetto delle norme sul coordinamento della sicurezza sociale e sulla libera circolazione dei lavoratori.
Le organizzazioni sindacali dei frontalieri denunciano da quasi due anni i problemi legati all’assegno unico universale, introdotto in Italia a marzo del 2022, chiedendo correttivi alla misura. Nel febbraio scorso l’Europa aveva avviato la procedura di infrazione e nelle scorse ore al governo italiano è arrivata la lettera della Commissione Europea con le motivazioni che confermano la richiesta di modificare il provvedimento. “Abbiamo segnalato fin dall’inizio il problema e indicato i possibili correttivi, ma il problema non è mai stato risolto”, sottolinea il responsabile nazionale dei frontalieri della Cgil Giuseppe Augurusa.
Il problema riguarda tanto i frontalieri italiani in uscita quanto per i frontalieri con residenza estera che lavorano nel nostro Paese. Questi ultimi, oltre a non percepire l’assegno unico non ricevono più neppure gli assegni familiari.