Como. Asilo nido “Nuvoletta” di via Varesina a Camerlata, il Comune punta a riaprire la struttura – chiusa dal 2016 – e si affida ai privati.
Via libera alla procedura pubblica per la concessione dell’immobile. L’obiettivo dell’amministrazione cittadina resta l’erogazione di servizi principalmente rivolti a bambini dai zero ai dieci anni e ai loro genitori. La durata della concessione è di sei anni, rinnovabile per altri sei per un canone annuo a base d’asta di oltre 47mila euro.
Prevista anche “la possibilità di applicare al concessionario un abbattimento di massimo il 50% del canone offerto in sede di gara”, a fronte dell’erogazione “di servizi socio-educativi con costi vantaggiosi per le famiglie residenti in città e che prevedano anche una percentuale di prestazioni gratuite per i nuclei famigliari meno abbienti di Como”.
“Vogliamo riaprire la struttura di via Veresina – ha sottolineato il vicesindaco e assessore alle Politiche educative del Comune di Como, Nicoletta Roperto – La funzione primaria sarà quella di offrire servizi per l’infanzia ma non soltanto come asilo nido”. Poi l’assessore aggiunge: “Una parte dei locali potrebbero infatti essere destinati a situazione più complesse per incontri di psicomotricità e neuropsichiatria infantile”.
L’asilo nido – nei mesi scorsi – era stato al centro di polemiche. Con la chiusura dell’asilo nido di via Longhena i bambini sono stati trasferiti nella struttura di via Giussani ma molti genitori avevano proposto di poter riaprire proprio l’immobile di via Varesina. La richiesta però non era stata accolta dalla giunta di Palazzo Cernezzi. “La struttura nonostante sia in buone condizioni per poter essere aperta nell’immediato avrebbe avuto comunque bisogno di interventi in capo al Comune – dice Roperto – I costi della manutenzione con la concessione invece sono a carico del gestore”.
Sul piede di guerra le opposizioni di Palazzo Cernezzi. “La prossima settimana sarà quella dedicata all’infanzia e a Como abbiamo la scuola materna di Ponte Chiasso verso la chiusura, lavori fermi per quanto riguarda la realizzazione del nuovo polo dell’infanzia di via Longhena e ora l’asilo Nuvoletta ai privati”, spiega Patrizia Lissi, capogruppo del Partito Democratico del comune di Como. “L’amministrazione non può ragionare soltanto in termini economici ma deve farlo in termini di servizio ai cittadini – prosegue Lissi – Il Comune vuole esternalizzate tutto in città. I servizi saranno privati, occorre invece difendere la sanità e l’istruzione pubblica che sono i valori più importanti”.