Scuola, sanità, uffici pubblici e trasporti saranno coinvolti dallo sciopero indetto dai sindacati Cgil e Uil per venerdì 17 novembre contro la manovra finanziaria del governo. Sulla mobilitazione, che ha innescato un ampio dibattito, è intervenuto, a Etg+Today, il giuslavorista Pietro Ichino, che si è soffermato sulla pratica di indire scioperi nelle giornate del venerdì o del lunedì, una pratica che nuocerebbe al loro prestigio.
“Credo sia un modo parziale di vedere il diritto allo sciopero – ribatte Dario Esposito, coordinatore della Uil del Lario – Andare a discutere sul giorno della settimana in cui si indice lo sciopero sposta l’attenzione da quello che è il problema. La mobilitazione nasce perché esistono delle difficoltà. Non possiamo accettare che il governo volti le spalle alle richieste dei cittadini. Sembra una manovra uscita dalla penna manzoniana. È forte con i deboli e debole con i forti. Noi abbiamo avanzato diverse proposte in tema di previdenza, lavoro e politiche abitative. Chiediamo che il governo metta mano ai problemi di lavoratori, pensionati e disoccupati”. In Lombardia lo sciopero si ripeterà anche il venerdì successivo 24 novembre e riguarderà il settore produttivo privato.