(ANSA) – MILANO, 08 NOV – Il 68,8% delle donne si dichiara economicamente autonoma a fronte di un 31,2% che dipende da partner o altro familiare. Migliora, quindi, la partecipazione finanziaria delle donne rispetto all’ultima rilevazione del 2017 secondo cui il 37% delle donne era dipendente. Restano, però, problemi e preoccupazioni. Inoltre, solo il 58% ha un conto corrente intestato personalmente, il 12,9% ne ha solo uno intestato con il partner (11,6%) o altro familiare, e il 4,8 non ne ha uno, neppure cointestato. Sono i dati dell’indagine realizzata da Global Thinking Foundation e dalla testata giornalistica ‘Roba da Donne’ e presentati oggi all’8/o evento annuale della fondazione presieduta da Claudia Segre nel convegno dal titolo "Women for society – Diritti Umani e Sostenibilità economica per l’inclusione sociale", che si è svolto a Milano, a Palazzo Marino, realizzato con il patrocinio di Regione Lombardia, Comune di Milano, Parlamento Europeo, Commissione Europea, Rai per la Sostenibilità, ministero della Cultura, Asvis e Fondazione Pubblicità Progresso, Forum Finanza Sostenibile e Inclusione Donna, in collaborazione con la Rassegna 4Weeks4Inclusion di TIM. In apertura è intervenuta in videocollegamento Alessandra Locatelli, ministro per le Disabilità: "Iniziative come queste sono davvero importanti per accrescere la consapevolezza di tutti sul tema della violenza e della parità di genere". "Dalle imprese al femminile alle opportunità di carriera nel settore privato, dopo la pandemia, l’intensificarsi della digitalizzazione ha aperto ampi spazi ad una formazione ed informazione diffusa alla portata di tutti e ad un progresso possibile ed un cambiamento culturale per favorire la parità di genere", ha dichiarato Claudia Segre. Durante l’incontro è stata lanciata We4 (we4women.com), prima piattaforma europea sull’inclusione finanziaria per prevenire la violenza economica, realizzata dalla Global Thinking Foundation con il sostegno di Banco Bpm. (ANSA).