E’ ufficiale: la Regione ha revocato ogni autorità al Comune di Como sul cantiere paratie. La conferma dal governatore Roberto Maroni pochi minuti fa: “Abbiamo deliberato in giunta la revoca del soggetto attuatore, e l’attribuzione a Infrastrutture Lombarde delle funzioni di stazione appaltante. Abbiamo anche deciso la costituzione di unità di crisi, perché di crisi si tratta, che presiederà e coordinerà tutte le attività connesse con riguardo ai rapporti con territorio e istituzioni”.
“Siamo davanti a una vera e propria crisi – ha aggiunto Maroni – Ci assumiamo un compito sapendo che è complicato. Mi avevano detto di lasciar perdere ma io voglio occuparmene. Siccome è una crisi vera e propria vogliamo concludere i lavori e gestirla interloquendo con Procura, Anac, territorio, Comune e cittadini in tutte le sue forme, associazioni. Obiettivo è concludere rapidamente e fare tutto quello che serve perché Infrastrutture possa nominare oggi Rup e direttore lavori. Una prima fase servirà per verificare la situazione con Anac innanzitutto per capire come si possono usare i progetti già realizzati. Poi seguirà un cronoprogramma definitivo”.
Viviana Beccalossi gestirà questa crisi e coordinerà l’unità, assieme all’architetto Paola Ghiringhelli, ai tecnici e all’Avvocatura regionale.
“Ora il primo passo sarà incontrare Anac per capire cosa si può tenere dei vecchi progetti e cosa invece va buttato”.
“Interlocuzione con il governo? – ha aggiunto Marini – Il governo non c’entra con le paratie di Como, è un’opera regionale ma nello spirito di collaborazione andrò di mia iniziativa a parlare con il ministro Delrio per capire se e come Roma possa essere coinvolta”:
Viviana Beccalossi ha aggiunto che “i comaschi non vedono il lago da anni, ci sono stati arresti, avvisi di garanzia e vere e proprie perquisizioni: la vicenda è molto ingarbugliata, un enorme pasticcio. Un po’ tutti se ne sono occupati ma con gravi ritardi ma ora non possiamo più guardare silenti e fermi una situazione di degrado inaccettabile. Ora ci prendiamo sulle spalle l’incarico e le responsabilità. L’unità di crisi sarà subito attiva con un sopralluogo entro questa settimana. Una persona seguirà tutti i rapporti sul territorio, sarà l’architetto Paola Ghiringhelli che presiederà un tavolo permanente di ascolto che sarà convocato per la prima volta giovedì 20 ottobre”.