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“Penso che possiate immaginare la varietà e la vastità dei sentimenti che provo in questo momento: essere Vescovo non significa semplicemente rispondere a un impegno pastorale, ma è una vocazione di amore e servizio, che coinvolge in modo totalizzante, compresa la sfera affettiva e la cura fraterna delle relazioni personali.
Ora il mio pensiero corre a Crema, al Vescovo Oscar, il quale, per me, è prima di tutto un amico carissimo. A lui rivolgo un augurio sincero di buon cammino in questa Chiesa di Como, di cui è figlio: non farò mancare il mio sostegno nella preghiera. Per lui chiedo la benedizione sovrabbondante dello Spirito Santo che renda fecondo il suo servizio tra voi.
“Consummati in unum” (Gv 17,23): questo il motto episcopale che scelsi quindici anni fa quando venni ordinato vescovo. “Siano perfetti nell’unità”. Un’espressione, come spiegai in occasione della mia chiamata in diocesi di Como, che indica la cura suprema che tutti dobbiamo avere per la comunione fraterna e la testimonianza di carità che in essa si esprime. Tutto questo è stato la mia “bussola”, ciò che mi ha orientato in questi dieci anni fra di voi, a servizio della Verità e della Gioia del Vangelo, perché l’amore che abbiamo gli uni per gli altri sia espressione del nostro essere cristiani.
Tante le cose che vorrei dire… e avremo occasione di condividerle anche nei prossimi giorni! Ora, però, desidero esprimere il mio affetto per la Chiesa di Como che, pur con i miei limiti, ho servito con cuore appassionato. È poco dire “grazie” per tutto il bene che a mia volta ho ricevuto: nei moltissimi incontri, nelle occasioni più diverse, nelle relazioni con i miei fratelli sacerdoti, i diaconi, le comunità di religiosi e religiose, le altre espressioni di vita consacrata, i laici, le parrocchie e le altre istituzioni ecclesiali e civili, i credenti e i non credenti. Una diocesi ricca di fede e di forti testimonianze di santità: quelle solennemente riconosciute dalla Chiesa e quelle vissute nella quotidianità di tante esistenze personali e di tante famiglie.
Il prossimo 13 novembre, memoria liturgica di San Diego e, come saprete, data indicata per la chiusura dell’Anno Santo della Misericordia nelle Chiese locali, vi invito a un momento di preghiera e di saluto che vivremo insieme nella nostra Cattedrale, alle ore 15.30.
Vi chiedo, ancora una volta, di accompagnarmi con la vostra amicizia e preghiera in questo momento che, come potete capire, è carico di emozioni, ma è vissuto nella pace perché reso fecondo e arricchito dalla Grazia del Signore e dall’obbedienza nella Sua Chiesa”.
+ Diego, vescovo